BIOGRAFIA

GLI INIZI

2013 > 2015

Corre l’anno 2013, a Firenze i “grupponi” musicali Pippo e i suoi Pinguini Polari e Martinicca Boison si sciolgono, forse nel loro momento migliore, e a Lucca si interrompe il percorso degli Actias Luna, gruppo storico della provincia. Dalle ceneri di queste storie, Alberto Billone (chitarra e voce dei PPP), Frank Cusumano (chitarra dei Marticca) e Giulio Franceschi (batteria dei PPP e degli Actias Luna), decidono di intraprendere un nuovo percorso e di dare vita a nuova musica, nuove collaborazioni, inizialmente senza darsi un nome, e condividendo l’enorme voglia di creare musica di qualità, inedita e trovarsi accanto “colleghi” completamente dediti alla musica senza altre distrazioni.

Dopo un anno di sessioni creative acustiche e non tra Firenze (al Mini Studio 11 del Billo a Lastra a Signa, Firenze) e Pisa (al 2on2 Recording Studio di Giulio a Migliarino, Pisa), ecco che risponde “presente” alla chiamata Simone Cortopassi, bassista di Lucca trapiantato a Pisa. Viene così inciso un disco di 10 brani cantati in italiano (con due strumentali), disco che ha l’aria di essere un discone d’altri tempi ispirato alla musica prog anni ’70 e non solo.

GLI INIZI

2013 > 2015

Corre l’anno 2013, a Firenze i “grupponi” musicali Pippo e i suoi Pinguini Polari e Martinicca Boison si sciolgono, forse nel loro momento migliore, e a Lucca si interrompe il percorso degli Actias Luna, gruppo storico della provincia. Dalle ceneri di queste storie, Alberto Billone (chitarra e voce dei PPP), Frank Cusumano (chitarra dei Marticca) e Giulio Franceschi (batteria dei PPP e degli Actias Luna), decidono di intraprendere un nuovo percorso e di dare vita a nuova musica, nuove collaborazioni, inizialmente senza darsi un nome, e condividendo l’enorme voglia di creare musica di qualità, inedita e trovarsi accanto “colleghi” completamente dediti alla musica senza altre distrazioni.

Dopo un anno di sessioni creative acustiche e non tra Firenze (al Mini Studio 11 del Billo a Lastra a Signa, Firenze) e Pisa (al 2on2 Recording Studio di Giulio a Migliarino, Pisa), ecco che risponde “presente” alla chiamata Simone Cortopassi, bassista di Lucca trapiantato a Pisa. Viene così inciso un disco di 10 brani cantati in italiano (con due strumentali), disco che ha l’aria di essere un discone d’altri tempi ispirato alla musica prog anni ’70 e non solo.

IL PUNTO È IMPORTANTE

Bene, abbiamo un gruppo musicale, un disco pronto, ma non abbiamo un nome.

Il buon Billo, in realtà come tutti i musicisti, ha sempre avuto l’abitudine di dare un nome o un soprannome a tutte le canzoni in fase di scrittura o bozza. Tra i vari nomignoli dei brani spunta una canzone chiamata “Sandro”. Beh, un nome atipico per una canzone, soprattutto se lei non parla di nessun Sandro. I primi progetti musicali al computer vengono stesi in un programma conosciuto dalla massa dal nome Garage Band, un programma “casalingo”, pronto uso anche per i meno esperti. Beh, i files di quel programma erano e sono puntati con l'estensione ".band" ...

La leggenda narra che in un viaggio tra Pisa e Firenze Billo chiese a Frank: “Ma se ci chiamassimo ‘sandro.band?”. La risposta fu: “Ahahahahah, col punto?”.

L’idea di averci un punto nel nome era stimolante, come l’idea di sembrare un file piuttosto che un gruppo. E poi quel “sandro”, un nome qualunque che da quel giorno smette di essere un “nome qualunque” ...

Mancavano solo una copertina e il fatto di far sapere al mondo la nascita di SANDRO.band. Ecco che entra nella squadra dei SANDRI un certo [NG], alias Angelo Longo, un meticolosissimo grafico di Leccio (FI) che aiutato dalle magistrali foto di Diletta Tonelli, tira fuori una serie di assi dalla manica, il logo di SANDRO.band e tutta la grafica del disco, disco che finalmente ha un nome: “Sbagliando si spara”.

IL PUNTO È IMPORTANTE

Bene, abbiamo un gruppo musicale, un disco pronto, ma non abbiamo un nome.

Il buon Billo, in realtà come tutti i musicisti, ha sempre avuto l’abitudine di dare un nome o un soprannome a tutte le canzoni in fase di scrittura o bozza. Tra i vari nomignoli dei brani spunta una canzone chiamata “Sandro”. Beh, un nome atipico per una canzone, soprattutto se lei non parla di nessun Sandro. I primi progetti musicali al computer vengono stesi in un programma conosciuto dalla massa dal nome Garage Band, un programma “casalingo”, pronto uso anche per i meno esperti. Beh, i files di quel programma erano e sono puntati con l'estensione ".band" ...

La leggenda narra che in un viaggio tra Pisa e Firenze Billo chiese a Frank: “Ma se ci chiamassimo ‘sandro.band?”. La risposta fu: “Ahahahahah, col punto?”.

L’idea di averci un punto nel nome era stimolante, come l’idea di sembrare un file piuttosto che un gruppo. E poi quel “sandro”, un nome qualunque che da quel giorno smette di essere un “nome qualunque” ...

Mancavano solo una copertina e il fatto di far sapere al mondo la nascita di SANDRO.band. Ecco che entra nella squadra dei SANDRI un certo [NG], alias Angelo Longo, un meticolosissimo grafico di Leccio (FI) che aiutato dalle magistrali foto di Diletta Tonelli, tira fuori una serie di assi dalla manica, il logo di SANDRO.band e tutta la grafica del disco, disco che finalmente ha un nome: “Sbagliando si spara”.

SBAGLIANDO SI SPARA TOUR

2015 > 2019

Senza battere ciglio il quartetto sconosciuto decide di presentare il nuovo disco in teatro, così, con nonchalance e con a seguito sul palco: due coristi, due trombe, un tastierista, una viola e un violoncello.

Come si suol dire ai nostri giorni: la toccano piano. Un grande concerto, il primo di SANDRO.band. Un concerto autoprodotto, autofinanziato, autorganizzato, come del resto lo era stato tutto il resto, a partire da tutta l’intera produzione del disco. Questo lascia un gran bel sapore nella bocca di tutte quelle persone che a occhi chiusi avevano scommesso sul concerto di una rock band sconosciuta. Il 24 maggio del 2014, SANDRO.band nasce, sale sul palco per la prima volta, con un disco nuovo, con solo un singolo “Il leso” pubblicato un mese prima su YouTube, giusto per fare capolino. Troppo eccitante, troppo elettrizzante, troppo attraente fare il salto per i cari "Sandri", prendere un teatro da riempire, sapendo che nessuno sapeva chi fossero e cosa avrebbero suonato. E luce fu. Benvenuto al mondo, SANDRO.band.

Chi l’avrebbe mai detto che di quei concerti ce ne sarebbero stati altri 100? Forse nessuno.

Ma la storia è scritta e narra che quei 100 concerti… ci sono stati. 100 i concerti e mille le peripezie affrontate in su e in giù per la penisola italiana.

Tra gli avvenimenti principali, senza dubbio la fuga di Frank che purtroppo esce spontaneamente dal gruppo dopo solo due concerti nell’ottobre del 2014. E questa, che di per sé come notizia lascia dell’amaro in bocca, funge da “stock” per il gruppo, funge da pretesto fare ancora meglio e ancora di più. Billo, Giulio e Simone affiancati dal fiorentino Giacomo Rapisardi alle tastiere e dal nuovo chitarrista lucchese Davide Altamura, ingranano la quarta e dopo mesi di studio e preparazione danno il via al vero e proprio tour concerti che durerà ben 4 anni, fino a raggiungere la quota 100 date, e questo sempre e comunque “da soli”, tutto in autoproduzione e in autofinanziamento. Dopo i primi 25 concerti, Giacomo Rapisardi parte per un master in Spagna e viene sostituito da Gabriele Cannarozzo, un giovane tastierista di Malmantile (Firenze), ultra fan dei Sandri che sapeva già a memoria tutte le canzoni, e che risponde con un sorriso a mille denti alla chiamata per diventare il nuovo tastierista di SANDRO.band.

SBAGLIANDO SI SPARA TOUR

2015 > 2019

Senza battere ciglio il quartetto sconosciuto decide di presentare il nuovo disco in teatro, così, con nonchalance e con a seguito sul palco: due coristi, due trombe, un tastierista, una viola e un violoncello.

Come si suol dire ai nostri giorni: la toccano piano. Un grande concerto, il primo di SANDRO.band. Un concerto autoprodotto, autofinanziato, autorganizzato, come del resto lo era stato tutto il resto, a partire da tutta l’intera produzione del disco. Questo lascia un gran bel sapore nella bocca di tutte quelle persone che a occhi chiusi avevano scommesso sul concerto di una rock band sconosciuta. Il 24 maggio del 2014, SANDRO.band nasce, sale sul palco per la prima volta, con un disco nuovo, con solo un singolo “Il leso” pubblicato un mese prima su YouTube. Era troppo eccitante, elettrizzante, fare il salto, prendere un teatro da riempire sapendo che nessuno sa chi sei e cosa suonerai. E luce fu. Benvenuto al mondo, SANDRO.band.

Chi l’avrebbe mai detto che di quei concerti ce ne sarebbero stati altri 100? Forse nessuno.

Ma la storia è scritta e narra che quei 100 concerti… ci sono stati. 100 i concerti e mille le peripezie affrontate in su e in giù per la penisola italiana.

Tra gli avvenimenti principali, senza dubbio la fuga di Frank che purtroppo esce spontaneamente dal gruppo dopo solo due concerti nell’ottobre del 2014. E questa, che di per sé come notizia lascia dell’amaro in bocca, funge da “stock” per il gruppo, funge da pretesto fare ancora meglio e ancora di più. Billo, Giulio e Simone affiancati dal fiorentino Giacomo Rapisardi alle tastiere e dal nuovo chitarrista lucchese Davide Altamura, ingranano la quarta e dopo mesi di studio e preparazione danno il via al vero e proprio tour concerti che durerà ben 4 anni, fino a raggiungere la quota 100 date, e questo sempre e comunque “da soli”, tutto in autoproduzione e in autofinanziamento. Dopo i primi 25 concerti, Giacomo Rapisardi parte per un master in Spagna e viene sostituito da Gabriele Cannarozzo, un giovane tastierista di Malmantile (Firenze), ultra fan dei Sandri che sapeva già a memoria tutte le canzoni, e che risponde con un sorriso a mille denti alla chiamata per diventare il nuovo tastierista di SANDRO.band.

I 100 CONCERTI

Concerti ovunque, concerti di ogni sorta e tipo, peripezie, palchi giganti e palchi minuscoli, giornate intere a montare impianti audio luci, tanto tanto tanto sano rock, vero, genuino, quasi 800 dischi venduti “a mano” a uno a uno, decine di video live e non, autoprodotti e pubblicati nei propri canali social, 3 singoli nuovi extra disco, 3 canzoni scritte ex novo insieme a Marco Galli, un cantante, ballerino di razza e grande amico fraterno del Billo, questo e tanto altro sono lo Sbagliando si spara Tour che tocca quota 100 concerti l’8 febbraio del 2020. Scusate, ma la domanda nasce nuovamente spontanea: chi l’avrebbe mai detto? Non si sa in realtà chi ci avrebbe scommesso su ma quello di cui si è sicuri è che SANDRO.band ci ha creduto fino in fondo, in un’epoca in cui toccare quota 100 concerti di un tour facendo tutto da soli non è affatto semplice, e per tutto s’intende tutto, nessun aspetto di questa storia escluso.

In una storia così ricca di avvenimenti non potevano non maturare soprannomi, hashtag, aneddoti modi di dire che hanno caratterizzato e caratterizzano tuttora il quotidiano di SANDRO.band. Tra i tanti:

Saimon Shortsteps (Simone Cortopassi), Dave Highwall (Davide Altamura), Gabri Wildjoint (Gabriele Cannarozzo), The Big John Giulio, Alberto Big Bird Billone, Giac Rapisynth, “Vivere a mezza altezza, tupà!”, tutto è di Giulio, il cane sulle birre, noi siamo SANDRO.band e il punto è importante, Dave the intaggheibol, NG sesto uomo, che brutta vacanza, semiprofessionismodelcaxxx, mi raccomando partite piano e con qualcosa di conosciuto: bene raga partiamo con samba portorigiana e lo gnomo julie, mediteraneooo

#cratere #stativi #presskit #sifalamusica #quasi100datedeltour #piùgrullidite #biscapipetta #lafolleèla8 #ilsecondodiscostavenendounabomba #giragiralaterra #aprilebasi #reamp #ejasummertour #punkoriented

I 100 CONCERTI

Concerti ovunque, concerti di ogni sorta e tipo, peripezie, palchi giganti e palchi minuscoli, giornate intere a montare impianti audio luci, tanto tanto tanto sano rock, vero, genuino, quasi 800 dischi venduti “a mano” a uno a uno, decine di video live e non, autoprodotti e pubblicati nei propri canali social, 3 singoli nuovi extra disco, 3 canzoni scritte ex novo insieme a Marco Galli, un cantante, ballerino di razza e grande amico fraterno del Billo, questo e tanto altro sono lo Sbagliando si spara Tour che tocca quota 100 concerti l’8 febbraio del 2020. Scusate, ma la domanda nasce nuovamente spontanea: chi l’avrebbe mai detto? Non si sa in realtà chi ci avrebbe scommesso su ma quello di cui si è sicuri è che SANDRO.band ci ha creduto fino in fondo, in un’epoca in cui toccare quota 100 concerti di un tour facendo tutto da soli non è affatto semplice, e per tutto s’intende tutto, nessun aspetto di questa storia escluso.

In una storia così ricca di avvenimenti non potevano non maturare soprannomi, hashtag, aneddoti modi di dire che hanno caratterizzato e caratterizzano tuttora il quotidiano di SANDRO.band. Tra i tanti:

Saimon Shortsteps (Simone Cortopassi), Dave Highwall (Davide Altamura), Gabri Wildjoint (Gabriele Cannarozzo), The Big John Giulio, Alberto Big Bird Billone, Giac Rapisynth, “Vivere a mezza altezza, tupà!”, tutto è di Giulio, il cane sulle birre, noi siamo SANDRO.band e il punto è importante, Dave the intaggheibol, NG sesto uomo, che brutta vacanza, semiprofessionismodelcaxxx, mi raccomando partite piano e con qualcosa di conosciuto: bene raga partiamo con samba portorigiana e lo gnomo julie, mediteraneooo

#cratere #stativi #presskit #sifalamusica #quasi100datedeltour #piùgrullidite #biscapipetta #lafolleèla8 #ilsecondodiscostavenendounabomba #giragiralaterra #aprilebasi #reamp #ejasummertour #punkoriented

L'USCITA DI MAX - IL NUOVO VIAGGIO VERSO IL FUTURO

2021

MAX, secondo album di SANDRO.band, traccia una vera e propria linea nella storia del gruppo, e porta nuovi stimoli per il quintetto toscano. C'è da dire, ed è importante, che è un disco partorito dopo tre anni di lavoro, tre anni lunghi, interminabili. Dal 2017, i Sandri, calcano palchi in tour, macinano live, ma nelle segrete dei propri studi di registrazione lavorano a un nuovo progetto: MAX, un'idea azzardata, un concept album!

E così, giorno dopo giorno, nota dopo nota, ecco fiorire un album d'altri tempi, 14 tracce, 76 minuti di musica. Canzoni dai ritornelli radiofonici si alternano a suite di otto minuti, e raccontano la storia di Max, il protagonista della storia, sì, una vera e propria storia, fatta di trama e personaggi. Un album musicale quindi che racconta un vero e proprio "viaggio dell'eroe", un percorso interiore di un uomo, tra sogno e realtà, che porta in seno successi e disavventure e che non nasconde dentro di sé la voglia matta di portare un messaggio di vita, di realizzazione, e di serenità.

Il disco MAX non è solo musica, è anche un capolavoro di cartotecnica, infatti vede il cd inserito in una confezione (di carta) unica al mondo, pensata e realizzata da Antonio Bagni di ND Studio, con la grafica meravigliosa del maestro Angelo Longo [NG].
Attualmente, SANDRO.band sta lavorando, approfittando della "lunga pausa covid" nel settore dello spettacolo, alla preparazione del Max Tour, in attesa di presentare il nuovo disco nel 2022. Gira voce che anche questo nuovo percorso sarà per SANDRO.band in autoproduzione, e che loro stessi, stiano lavorando alla regia, alle luci e alle scenografie dello spettacolo. Sì Signori, perchè "MAX" sarà un vero e proprio SPETTACOLO!


Sandro.band il gruppo
Alberto Billone

Alberto Billone

Billo

È il cantante e chitarrista di SANDRO.band

Giulio Franceschini

Giulio Franceschini

The Big John Giulio

È il batterista di SANDRO.band

Simone Cortopassi

Simone Cortopassi

Simon Shortsteps

È il bassista di SANDRO.band

Gabriele Cannarozzo

Gabriele Cannarozzo

Gabri Wildjoint

È il tastierista di SANDRO.band

Davide Altamura

Daniele Torrini

Dany Smalltowers

È il chitarrista di SANDRO.band

  • Alberto Billone

    Alberto Billone

    Billo

    È il cantante e chitarrista di SANDRO.band

  • Giulio Franceschini

    Giulio Franceschini

    The Big John Giulio

    È il batterista di SANDRO.band

  • Simone Cortopassi

    Simone Cortopassi

    Simon Shortsteps

    È il bassista di SANDRO.band

  • Gabriele Cannarozzo

    Gabriele Cannarozzo

    Gabri Wildjoint

    È il tastierista di SANDRO.band

  • Davide Altamura

    Daniele Torrini

    Dany Smalltowers

    È il chitarrista di SANDRO.band